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Digitale e Industria 4.0: la soluzione vincente post Covid19

Stampi ad iniezione innovativi per materiale plastico e termoplastico – Affidabilità, Know-how, Assistenza: il nostro obiettivo è offrire la soluzione vincente. Il percorso Industria 4.0 intrapreso da SMP Stampi Materie Plastiche già negli anni scorsi e aggiornato a febbraio 2021 è un mix vincente. Un mix tra macchine CNC e la realtà della programmazione tecnica. Tutto questo per garantire la migliore realizzazione dello stampo e dare valore al progetto del cliente.

Innovazione per crescere e offrire ai clienti garanzia di produzione per nuove opportunità di business nel settore stampi ad iniezione per materie plastiche. Con l’emergenza ancora in corso abbiamo deciso di aumentare il livello di digitalizzazione tecnologica già avviato con il Progetto Industria 4.0. È stato inserito un nuovo centro di lavoro a 5 assi Parpas OMV ACTIVE FIVE 2000 programmato e gestito con software CAM con moduli a 5 assi simultanei.

Alto grado di finitura e precisione, ottimizzazione tempi e riduzione costi nella costruzione di stampi innovativi per materiale plastico e termoplastico. Il modello OMV ACTIVE FIVE 2000 è un centro di lavoro ad alta velocità con soluzione a portale fisso e tavola mobile, la macchina è equipaggiata con una testa a due assi continui di lavoro. La struttura così realizzata è un compromesso ideale per grado di precisione e dimensioni pezzo in grado di effettuare qualsiasi richiesta di lavorazione su stampo. Per la programmazione il nostro ufficio tecnico si avvale di software CAM “OPEN MIND” hyperMill” di “OPEN MIND con VMC (Virtual Machine Center).

L’elevata dinamica di movimento combinata alle velocità tecniche di esecuzione e all’affidabilità tecnica del centro CNC di lavoro assicurano un elevato grado di produttività e finitura dei particolari in linea con il sistema di qualità aziendale ISO 9001:2015.

Le nuove tecnologie sono di grande aiuto al mantenimento della produzione in caso di stress lavorativo in quanto consentono il monitoraggio a distanza delle fasi di lavoro ed aprono la prospettiva ad un possibile smart-working industriale”.

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